Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono di Francesco Petrarca: « Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono di quei sospiri ond’io nudriva....
La ginestra di Giacomo Leopardi: « Qui su l'arida schiena Del formidabil monte Sterminator Vesevo...
Chiare, fresche et dolci acque di Francesco Petrarca: « Chiare, fresche et dolci acque, ove le belle membra pose colei che sola....
San Martino di Giosuè Carducci: « La nebbia a gl'irti colli piovigginando sale, e sotto il maestrale urla e biancheggia il mar...
Erano i capei d'oro a l'aura sparsi di Francesco Petrarca: « Erano i capei d’oro a l’aura sparsi che ’n mille dolci nodi gli avolgea...
X agosto di Giovanni Pascoli: « San Lorenzo , io lo so perché tanto di stelle per l'aria tranquilla...
Soldati di Giuseppe Ungaretti: « Si sta come...
Pianto antico di Giosuè Carducci: « L'albero a cui tendevi la pargoletta mano, il verde melograno...
Dove la luce di Giuseppe Ungaretti: « Come allodola ondosa Nel vento lieto sui giovani prati...
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale di Eugenio Montale: « Meriggiare pallido e assorto presso un rovente muro d’orto...
La Madre di Giuseppe Ungaretti: « E il cuore quando d'un ultimo battito Avrà fatto cadere il muro d'ombra...
Meriggiare pallido e assorto di Eugenio Montale: « Meriggiare pallido e assorto presso un rovente muro d’orto...
Spesso il male di vivere ho incontrato di Eugenio Montale: «Spesso il male di vivere ho incontrato era il rivo strozzato che gorgoglia era l'incartocciarsi della foglia...
A Zacinto di Ugo Foscolo: « Né più mai toccherò le sacre sponde ove il mio corpo fanciulletto giacque...
La casa dei doganieri di Eugenio Montale: «Tu non ricordi la casa dei doganieri sul rialzo a strapiombo sulla scogliera: desolata t’attende dalla sera...
Il sabato del villaggio di Giacomo Leopardi: « La donzelletta vien dalla campagna in sul calar del sole...
Dei Sepolcri di Ugo Foscolo: « All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro? Ove piú il Sole...
Alla Sera di Ugo Foscolo: « Forse perché della fatal quïete tu sei l'immago a me sì cara vieni...
Il gelsomino notturno di Giovanni Pascoli: «E s'aprono i fiori notturni, nell'ora che penso a' miei cari. Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari...
L'Infinito di Giacomo Leopardi: « Sempre caro mi fu quest'ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte...
La cavalla storna di Giovanni Pascoli: « Nella Torre il silenzio era già alto. Sussurravano i pioppi del Rio Salto...