Parla l'italiano, vivi l'Italia 
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Ugo Foscolo (1778 - 1827)
Ugo Foscolo nacque nel 1778, da padre veneziano e da madre greca, nell'isola greca di Zante (allora possesso orientale di Venezia). Dopo l'infanzia, trascorsa tra Zante (Zacinto) e Spalato, nel 1793 raggiunse la madre a Venezia (il padre era morto nel 1788). Qui, nonostante una formazione classica, si aprì alle idee progressiste provenienti dalla Francia, si distinse per la sua irrequietezza rivoluzionaria.
La discesa di Napoleone in Italia, infatti, accese l'entusiasmo politico del Foscolo, che si impegnò per la causa rivoluzionaria. Ma quando Napoleone cedette Venezia all'Austria (1797), la delusione del poeta fu immensa, e pur continuando a seguire gli eserciti napoleonici, il suo atteggiamento diventò sempre più antifrancese.
Costretto a lasciare la città per le sue simpatie giacobine, iniziò a peregrinare di città in città: a Milano (1797-1798), a Bologna (1798-1799), poi, in qualità di ufficiale di cavalleria al seguito dell'armata francese, fu a Firenze e a Genova, assediata dagli Austriaci; quindi in Francia (1804-1806), per il servizio militare. Dopo la sconfitta di Napoleone a Lipsia (1813), Foscolo si trasferì definitivamente a Milano dove pubblicò le Ultime lettere di Jacopo Ortis (1802), ultimò i Sonetti(1796-1803) e I Sepolcri (1806, ma stampati nel 1807). Tornati gli Austriaci, per non giurare fedeltà al nuovo potere prese la via dell'esilio nel 1815. Morì il 10 settembre 1827. Le sue ceneri furono trasportate nel 1871 a Firenze, nel cimitero di Santa Croce.
Poesie di Ugo Foscolo:
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