Brescia

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Brescia, la città dei musei

Una fitta trama intessuta d’arte: nel cuore antico di Brescia la storia recente lascia il posto alle tracce di un passato importante, annodato in una trama di richiami alla città romana e a quella medievale, al Rinascimento veneziano e alla dominazione austriaca. Abbandonate le vesti di polo industriale, Brescia è diventata un visitatissimo centro culturale.



 Tre piazze, tanto basta per lasciarsi sedurre dalla Brescia monumentale: piazza della Loggia, piazza Paolo VI e piazza della Vittoria. La prima, il “salotto” della città, è tutta portici, partiture architettoniche ed eleganza rinascimentale, la seconda è il confronto del potere ecclesiastico e civile: il romanico del duomo vecchio e quello più ricco del palazzo del Broletto, sede di famiglie del calibro di Malatesta, Visconti e Della Scala. Al centro, il duomo nuovo, slancio verticale aggiuntosi dal Seicento all’Ottocento, mentre a breve distanza si stagliano gli archi di piazza della Vittoria, realizzata tra il 1926 e il 1932 su progetto di Marcello Piacentini. Attorno alle tre piazze, Brescia va scoperta seguendo percorsi ritmati da slarghi solenni e intimi passaggi, contrade discrete – sentinelle  di capolavori custoditi gelosamente – cui si contrappongono le vie dello shopping, un carosello di vetrine che parlano di una città ricca, ieri come oggi.

Da non dimenticare le direttrici dei quartieri residenziali e della zona del Carmine, multietnica e interessata da un progetto di riqualificazione. Numerosi volti in sequenza, con uno che intriga più di altri, quello dell’elegante rettifilo di via dei Musei che ha dato nuovo impulso all’immagine di Brescia città d’arte e ben si accorda all’antica Brixia, la città romana. Da oltre un decennio, infatti, dopo radicali restauri, il complesso monasteriale di Santa Giulia – candidato al patrimonio dell’Unesco - è stato riaperto al pubblico nella doppia veste di Museo della Città e di sede per esposizioni temporanee. È il passaporto per un viaggio attraverso la storia, l’arte e la spiritualità di Brescia dalla preistoria a oggi. Quanto alle mostre, Santa Giulia si è imposta all’attenzione internazionale fin dal suo esordio per lo spessore delle iniziative che vedono in calendario esposizioni straordinarie.



 Da non perdere è anche il rinnovato Museo del Risorgimento – secolare la sua istituzione, ascrivibile al 1887 – e ospitato all’interno del castello di Brescia, nel Grande Miglio, edificio cinquecentesco che fungeva da deposito di granaglie durante il dominio veneto. L’esposizione consente un itinerario a ritroso nella storia d’Italia per ripercorrere gli eventi della seconda guerra d’Indipendenza e conoscere i suoi protagonisti, da Napoleone III a Cavour passando da Vittorio Emanuele II a Garibaldi, con particolare attenzione dedicata alle vicende del territorio locale. In una delle aree più antiche del castello, il trecentesco mastio visconteo, si trova il Museo delle armi Luigi Marzoli, una delle più ricche raccolte europee di armi antiche e armature che raccontano, fra alabarde, bocche da fuoco, mosconi e spingarde, la lunghissima tradizione bresciana nella produzione armiera. Altro must di Brescia è il Museo Mille Miglia - ospitato in un antico convento medievale - che mette in mostra immagini e miti della leggendaria corsa automobilistica bresciana.


Luciana Francesca Rebonato

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