Italia: medaglia d’oro
Sul podio dell’Unesco. L’Italia, infatti, è la nazione che nel mondo vanta il maggior numero di siti Unesco annoverati nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. A oggi sono cinquantatre, una valenza articolata in centri storici e siti archeologici, capolavori artistici e naturali con vette, valli, coste e abissi laureati con lode. Un viaggio nello straordinario dove la storia è protagonista, iniziare dai centri storici di Roma - insieme alle proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città e San Paolo Fuori le Mura -, Firenze, Siena, Pienza, San Gimignano, Napoli e Urbino per proseguire con le seduzioni di Venezia e della sua laguna e, sempre in Veneto, con Verona e poi Vicenza, arricchita da ville progettate da Andrea Palladio. Milano, invece, vanta la chiesa e il convento domenicano di Santa Maria delle Grazie con “La cena” di Leonardo da Vinci.
Il Rinascimento trionfa nell’Unesco con Ferrara e il suo delta del Po, mentre Ravenna risplende con i suoi mosaici bizantini e i monumenti paleocristiani e Pisa accoglie il mondo nella sua piazza del Duomo con la celeberrima torre pendente. Un viaggio anche attraverso le icone archeologiche, quello dell’Unesco in Italia, che tocca Pompei, Ercolano e Torre Annunziata in Campania seguite dall’area archeologica di Agrigento e da Siracusa con la Necropoli rocciosa di Pantalica, in Sicilia. Sempre in Sicilia sono imperdibili la Villa romana del Casale a Piazza Armerina e le città barocche della Val di Noto. La Sardegna sfoggia i nuraghi: sono circa settemila, si calcola abbiano circa quattromila anni e all’Unesco appartiene quello di Barumini, Su Nuraxi.
Ancora coreografie architettoniche con i trulli di Alberobello (in Puglia) e le Necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia, ricavate nella roccia e sormontate da imponenti tumuli (nel Lazio). Sulla scia dell’Unesco in odor di incenso spiccano Assisi - in Umbria - con la basilica di San Francesco e altri siti francescani, Modena in Emilia Romagna con la cattedrale – insieme anche alla Torre civica e a piazza Grande – e la certosa di Padula, in Campania. Unesco a tutta natura, infine, con le montagne e le seduzioni del mare lambito da coste di rara importanza. Alcuni esempi? Le celebri Dolomiti, affiancate dai Sacri monti di Piemonte e Lombardia, l’arcipelago siciliano delle isole Eolie senza dimenticare Portovenere, le Cinque Terre, le isole di Palmaria, Tino e Tinetto (in Liguria) seguite dalla Costiera Amalfitana (in Campania). Questo e molto altro ancora è l’Italia da Unesco e, per uno sguardo d’insieme, è possibile leggere l’elenco dei siti, a iniziare dal più antico per giungere al più recente.
Lo sapevate che…
Il primo sito italiano annoverato nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco è stato “iscritto” nel 1979? Di seguito tutti i siti Unesco italiani, a oggi riconosciuti.
• Arte rupestre della Valcamonica (1979) Web content manager
• Centro storico di Roma, le proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città e San Paolo Fuori le Mura (1980 e 1990)
• La chiesa ed il convento domenicano di Santa Maria delle Grazie di Milano con "La cena" di Leonardo da Vinci (1980)
• Centro storico di Firenze (1982)
• Venezia e la sua laguna (1987)
• La piazza del Duomo di Pisa (1987)
• Centro storico di San Gimignano (1990)
• I Sassi di Matera (1993)
• La città di Vicenza e le Ville del Palladio nel Veneto (1994 e 1996)
• Centro storico di Siena (1995)
• Centro storico di Napoli (1995)
• Crespi d’Adda (1995)
• Ferrara città del Rinascimento e il suo delta del Po (1995 e 1999)
• Castel del Monte (1996)
• I trulli di Alberobello (1996)
• Monumenti paleocristiani di Ravenna (1996)
• Centro storico della città di Pienza (1996)
• Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata (1997)
• Il Palazzo Reale del XVII sec. di Caserta con il parco, l’Acquedotto vanvitelliano e il Complesso di S. Leucio (1997)
• Costiera Amalfitana (1997)
• Modena: Cattedrale, Torre Civica e Piazza Grande (1997)
• Portovenere, Cinque Terre e Isole di Palmaria, Tino e Tinetto (1997)
• Residenze Sabaude (1997)
• Su Nuraxi di Barumini (1997)
• Area archeologica di Agrigento (1997)
• Villa romana del Casale a Piazza Armerina (1997)
• Orto Botanico di Padova (1997)
• Area archeologica di Aquileia e basilica Patriarcale (1998)
• Centro storico di Urbino (1998)
• Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano con i siti archeologici di Paestum e Velia e la Certosa di Padula (1998)
• Villa Adriana a Tivoli (Roma) (1999)
• Assisi, la Basilica di San Francesco e altri siti francescani (2000)
• Isole Eolie (2000)
• Città di Verona (2000)
• Villa d'Este a Tivoli (Roma) (2001)
• Città Barocche del Val di Noto (2002)
• Sacri Monti di Piemonte e Lombardia (2003 e 2010)
• Monte San Giorgio (2003)
• Val d'Orcia (2004)
• Necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia (2004)
• Siracusa e la Necropoli rocciosa di Pantalica (2005)
• Genova: Le Strade Nuove and the system of the Palazzi dei Rolli (2006)
• Mantova e Sabbioneta (2008)
• Ferrovia retica nel territorio di Albula/Bernina (Italia/Svizzera) (2008)
• Dolomiti (2009)
• I longobardi in Italia. Luoghi di potere (2011)
• Siti palafitticoli preistorici delle alpi (2011)
• Ville Medicee della Toscana (2013)
• Monte Etna (2013)
• Langhe-Roero e Monferrato, Piemonte (2014)
• Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale (2015)
• Opere di difesa della Repubblica Marinara di Venezia costruite tra il XVI e il XVII secolo a Bergamo, Palmanova e Peschiera del Garda (2017)
• Antiche faggete italiane presenti in 10 località di varie zone del paese con alberi più vecchi di 600 anni: Parco del Pollino, Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Parco delle Foreste Casentinesi, Parco Regionale di Bracciano e Martignano e Parco del Gargano (2017) ;
Luciana Francesca Rebonato
Tutti i diritti sono riservati