Urbino

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Urbino, il tesoro dei Montefeltro

Urbino e il suo tesoro più prezioso, il grandioso palazzo Ducale, eretto per volontà di Federico II di Montefeltro. Urbino e la casa natale del suo cittadino più illustre, Raffaello. Urbino e la sua campagna fra piccoli borghi di origine medievale e affascinanti cittadine come Urbania, dove si trova un’altra dimora dei Montefeltro, meno famosa ma sicuramente interessante. 



L’Urbino dei giorni nostri è una città vivace, dall’intensa attività universitaria, dal fitto calendario di manifestazioni artistiche che prendono vita all’ombra di uno dei palazzi più famosi d’Italia. Il palazzo Ducale, appunto, che incanta non solo per l’architettura dell’edificio ma anche per la preziosa collezione di opere d’arte custodita al suo interno. Palazzo Ducale è un esempio di dimora principesca non fortificata, sorta in contrapposizione al modello di castello chiuso della fortezza di Albornoz, circondata dal parco pubblico della città. Nei grandi saloni del piano nobile di palazzo Ducale ha sede la Galleria Nazionale delle Marche, che custodisce preziosissimi capolavori quali “Santa Caterina d’Alessandria” di Raffaello e la “Madonna di Senigallia” di Piero della Francesca, uno dei grandi protagonisti dell’epoca in cui Urbino è stata al centro dell’Umanesimo italiano.

Sempre al piano nobile si trovano gli appartamenti del duca, dove spicca il celeberrimo studiolo intarsiato dal Baccio Pontelli su disegni del Botticelli, Francesco di Giorgio Martini e Bramante. Tutto da visitare per i suoi mille tesori – vi si trova anche il Museo Archeologico con una raccolta di epigrafi sepolcrali -, il palazzo Ducale è da visitare anche nei sotterranei. Uscendo dal palazzo, sul fondo della piazza antistante, caratterizzata da un obelisco egizio risalente al 580 a.C., si può ammirare il palazzo dell’Università, ateneo fondato nel Cinquecento e trasferito nel 1882 in questa antica dimora dei Montefeltro. Un gioiello, Urbino, nella quale è imperdibile la casa di Raffaello, nella quale il grande artista vide la luce e dove sono conservate numerose incisioni e riproduzioni dei suoi lavori, oltre a qualche dipinto e affresco nella camera in cui nacque – una Madonna col Bambino – attribuito al giovane, ma già molto promettente, pittore.



 Una città ricca di tesori inestimabili, Urbino, alla quale accedere attraverso porta Valbona, all’interno della quale si trova una scala elicoidale a gradoni che sale direttamente all’altezza dei portici di corso Garibaldi e accanto alla quale sorge il teatro Sanzio, costruito intorno alla metà del XIX secolo. Proseguendo per corso Garibaldi si costeggia il lato occidentale di palazzo Ducale e si arriva al duomo, edificato su disegno di Francesco di Giorgio Martini. Dalla navata destra si accede al museo Albani, con affreschi del Trecento e altre opere preziose. Nella cripta del duomo è da vedere la “Pietà” di Giovanni Baldini, del XIV secolo, meta di devoti religiosi e di fini intenditori d’arte.


Luciana Francesca Rebonato

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