Treviso

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Treviso, filigrana sull’acqua


Un paesaggio armonioso e non compromesso dal tempo: è il volto di Treviso, destinazione che invita e seduce con un passato intriso di storia e di arte, il tutto nel massimo rispetto per l’ambiente.



Ci sono delle “chicche” che solo Treviso può offrire: la navigazione sul fiume Sile, per esempio, che consente di giungere a Venezia – distante trenta chilometri – a bordo di imbarcazioni fino a dodici posti con la prua che scivola tra chiuse e porticcioli attrezzati lungo il percorso. Uno spaccato di Veneto da scoprire lentamente una volta arrivati a Treviso, antica e nobile, definita urbus picta per le sue case affrescate, descritta dallo scrittore Comisso “intrecciata alla mobile filigrana d’acqua”, città che incanta con un centro storico dal vivacissimo intreccio di elementi del passato e del presente. Polo laico e civile di Treviso è piazza dei Signori, posta al centro di una trama delimitata dal triangolo dei corsi d’acqua che dipartono dal Botteniga per confluire nel Sile ed è ancora l’acqua a guidare i visitatori al rio dei Buranelli, fra i più caratteristici luoghi del centro nel quale spicca Palazzo dei Trecento.


Poco distante è la Loggia dei Cavalieri, aperta su tre lati scanditi dal ritmo di cinque archi su piccole colonne di pietra mentre a mettere in comunicazione piazza dei Signori con il duomo è il Calmaggiore, briosa arteria commerciale: la varietà di epoche e di stili degli edifici, delle facciate, delle colonne e dei pilastri anima il percorso e conduce al complesso della cattedrale, costituito anche dal Battistero romanico – con il restante campanile incompiuto – e palazzo del Vescovado. Pregevole anche il tempio di S. Nicolò, fra le più importanti opere religiose del Veneto: di matrice romanica ma ricomposto sotto il segno del gotico. Mirabili gli affreschi al suo interno così come l’annessa Sala del Capitolo dei Domenicani, affrescata da Tommaso da Modena (1352) e raffigurante personaggi illustri dell’ordine domenicano. Irrinunciabile è il trecentesco convento di S. Caterina dei Servi di Maria, con un ciclo di affreschi a opera di Da Modena mentre nell’ex convento si trova la nuova sede principale dei Musei Civici. 



 Dopo il sacro e il profano i visitatori possono dirigersi sino alla Pescheria, oggi caratteristico mercato open air, dal quale si vede il fronte posteriore di casa dei Carraresi, recentemente restaurata, sede di manifestazioni culturali. Lasciata Treviso, gli itinerari imperdibili vedono i riflettori puntati sull’enigmatico genio artistico del Rinascimento, il Giorgione, nato a Castelfranco Veneto, località-scrigno con il suo castello dai molteplici stili architettonici, da quelli di impronta medievale sino all’epoca settecentesca. La straordinaria Pala del Giorgione è da ammirare nel duomo di Castelfranco, un must imperdibile nelle strade dell’arte così come il Teatro Accademico, gemma settecentesca.



Luciana Francesca Rebonato

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