Catania

catania 770x162



Catania, baluardo ionico

 

La prima cosa che colpisce è il colore. Non solo di chiese e palazzi ma anche di ponti e di case coloniche: la pietra lavica dell’Etna domina il paesaggio catanese con la sua nota scura attraversata da bagliori ramati quando il sole è allo zenit. Un volto, quello di Catania, con una teatrale successione di piazze e quinte architettoniche dominate da un barocco sfarzoso, elaborato e anche leggiadro. Già: grandiosi palazzi bianchi e neri dominano piazze barocche mentre l’Etna che svetta a poca distanza aggiunge con la sua presenza un’emozione in più alla già frizzante vita cittadina.



Una destinazione, Catania, sontuosa e al contempo sbarazzina, un palcoscenico capace di innumerevoli scorci architettonici con piazza Duomo - epicentro cittadino rinnovato a seguito del sisma del 1693 – che è patrimonio dell’Unesco ed è impreziosito dalla celebre fontana dell’elefante. La statua, in pietra lavica, è sintesi di cultura pagana e cristiana: secondo la versione più attendibile, si tratta di un simulacro posto in tempio dove si praticavano riti orientali. Per alcune leggende, invece, avrebbe avuto una valenza magica atta a scongiurare i pericoli dell’Etna. Di fronte alla fontana si erge la cattedrale dedicata a S. Agata, il cui interno custodisce le reliquie e il ricchissimo tesoro della santa patrona della città, condotta in processione il 5 febbraio da una folla in estasi in occasione di una delle più importanti manifestazioni siciliane. L’area interrata antistante la basilica è occupata dalle Terme Achilliane mentre a pochi minuti di passeggiata si trovano il Teatro romano – I sec. d.C. - e l’adiacente Odeon, dalle solenni vestigia. In piazza Duomo va in scena lo spettacolo più pittoresco di Catania, l’animato mercato del pesce, adiacente a quello alimentare con la fontana dell’Amenano – all’ingresso del mercato – che rappresenta un omaggio al fiume che un tempo scorreva in superficie e sulle cui rive i greci fondarono “Katane”. Richiami svevi, invece, nel duecentesco castello Ursino, edificato per volontà di Federico II, maniero a pianta quadrangolare con quattro torrioni cilindrici agli angoli, ospitante oggi il Museo civico che custodisce preziose collezioni. Poco distante, in via Museo Biscari, si erge Palazzo Biscari: è il trionfo del barocco, nonché il più grande e decorato palazzo catanese.



 
A poca distanza dalla centralissima piazza Duomo si trova la casa-museo Giovanni Verga, monumento nazionale dal 1940 e oggi museo regionale. Intitolata al grande scrittore catanese è piazza Giovanni Verga, importante per la tradizione civica catanese - è sede del Palazzo di Giustizia – nella quale campeggia la Fontana dei Malavoglia, rappresentante il drammatico naufragio dei pescatori descritto nel romanzo “I Malavoglia”. Dalla letteratura all’opera lirica con il Teatro Massimo "Vincenzo Bellini", intitolato al celebre compositore catanese, inaugurato la sera del 31 maggio 1890 con la “Norma”, oggi sinonimo di serate d’autore per i viaggiatori… melomani.


Luciana Francesca Rebonato

Web content manager
Tutti i diritti sono riservati

• Approfondimenti:

Gite scolastiche a Catania
Forse ti può interessare...

▶ destinazione Italia
▶ città d'arte
▶ incantesimo italiano
▶ regioni italiane
▶ studiare l'italiano









Booking.com