Alghero, Castelsardo e dintorni

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Alghero, Castelsardo e dintorni: Sardegna da set

La Sardegna vanta una straordinaria concentrazione di valori ambientali, storici e culturali in un particolare spaccato del suo territorio. Quale? Quello nord occidentale, in provincia di Sassari, fruibile in ogni stagione dell’anno, un’eccellente sintesi dei caratteri tipici dell’isola: storia millenaria, spettacolari paesaggi naturali, architetture di straordinaria bellezza e folclore. Un territorio ideale con due icone, due quinte storiche a contatto con il mare: Alghero e Castelsardo, luoghi di partenza ideale per vivere il territorio.



Da Color turchese e acquamarina sono le onde del mare di Alghero, la cui costa si snoda per oltre venti chilometri in un susseguirsi di spiagge bianche frammiste a insenature e falesie, mentre nell’entroterra sentieri incastonati nella macchia mediterranea  conducono a villaggi nuragici e tenute vitivinicole. Un elisir di natura a cui si intrecciano le direttrici del passato: le coreografie architettoniche dei palazzi, delle torri e dei campanili sono di matrice catalana, eredità di un dominio aragonese durato quattrocento anni.
Alle spalle delle mura che costeggiano il porto turistico si cela il cinquecentesco Forte della Maddalena, una delle più importanti testimonianze delle strutture difensive volute dal re Ferdinando il Cattolico. Dopo una visita ai vicoli dell’Alguer Vella - ricca di palazzi d’epoca catalano-aragonese - si può passeggiare sul lungomare Busquet per poi passare alla natura dell’area, che in questo spaccato sardo significa innanzitutto il promontorio di Capo Caccia che insieme all’Isola Piana costituisce un’area marina protetta nonché una delle più interessanti zone della Sardegna dal punto di vista naturalistico, paesaggistico e speleologico. E anche una delle più incontaminate e selvagge. Sono celebri le sue grotte sottomarine il cui apogeo è dato dalla Grotta di Nettuno, da percorrere lungo una sequenza di laghetti, e ampi saloni con colonnati nei quali la fantasia della natura ha disposto scenari calcarei di stalattiti e stalagmiti. Architettura monumentale anche nel contesto dei nuraghi, in particolare Palmavera - risultato di una lunga serie di rifacimenti che vanno da prima dell’anno Mille all’VIII secolo a.C. - e la necropoli di Anghelu Ruju, complesso preistorico costituito da 36 tombe ipogeiche.



Arroccata su un promontorio a picco sul mare e con vista mozzafiato sul Golfo dell’Asinara è Castelsardo, uno dei pochi esempi sardi di borgo medievale ed è anche una delle più famose località costiere della provincia di Sassari. L’ingresso in città è spettacolare: lasciato il nastro di sabbia bianca di Lu Bagnu si scorgono il porto e la torre saracena di Frigiano, dominati dal promontorio che ospita il castello. Lo scenario è assolutamente suggestivo, con il borgo antico animato da botteghe artigiane, il regno dei cestini a intreccio: a quest’arte è dedicato il Museo dell’intreccio mediterraneo, ospitato nel castello. A pochi passi dal castello, lungo le scalinate che attraversano il vecchio borgo, si stagliano Palazzo La Loggia e Palazzo Eleonora d’Arborea. A est di Castelsardo si giunge invece a Porto Torres, adagiata su un pianoro che si tuffa lentamente nel mare: un compendio di arte e archeologia da apprezzare prima di dirigersi verso l’estrema punta nord-occidentale della Sardegna, dove si distende Stintino. Le sue spiagge, quella delle Saline e soprattutto quella della Pelosa, sono paradisiache: acque smeraldine e torri spagnole per un tuffo anche nella storia. Prospiciente Stintino, l’Isola dell’Asinara, Parco nazionale dal 1997 ben 52 chilometri quadrati di superficie.



Luciana Francesca Rebonato

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