Rimini e il suo entroterra

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Oltre Rimini: il suo entroterra

Oltre Rimini, il suo entroterra, con due vallate da non perdere, quella del Marecchia e quella del Conca. Iniziamo dalla prima, che nel corso degli ultimi anni si è arricchito di nuovi comuni fra i quali San Leo, arroccato su un enorme masso calcareo dominato dal forte che si erge nel centro cittadino, formato da una quinta architettonica d’eccellenza: il palazzo Municipale - residenza dei Montefeltro -, palazzo Nardini – nel quale fu ospite San Francesco - e il palazzo Mediceo, oggi sede del Museo d’Arte Sacra.  



Dal punto più alto della rupe, il forte ospita le sezioni del Museo, Pinacoteca e Galleria d’Arte Contemporanea. Da scoprire è sicuramente anche Santarcangelo, borgo medievale con le viuzze a scalinata - sulle quali campeggiano i versi dei poeti locali - con mura di cinta, l’arco trionfale, la millenaria pieve di San Michele e le grotte tufacee, una sorta di catacombe di tufo presenti sotto il centro storico. Il tutto dominato dalla possente Rocca Malatestiana. Da Santarcangelo si sale e in dieci minuti si arriva a Poggio Berni, paesino diviso in parte bassa e parte alta, la più antica. Fra i palazzi nobiliari il più noto è Palazzo Marcosanti – XIII secolo – e merita anche il Mulino Moroni: non “lavora” più ma è perfettamente funzionante e visitabile. Si prosegue per Torriana e Montebello: due speroni di roccia dove si ergono due rocche con tanto di mastio e torrioni. L’ambiente circostante è una vallata protetta – oasi faunistica – e i due piccoli borghi sono imperdibili. Appollaiato su un rostro di roccia è invece il Santuario della Madonna di Saiano, nel bel mezzo del letto del fiume Marecchia. Ulteriore rocca possente è quella di Verucchio, una delle prime dimore della signoria dei Malatesta. Superbo il panorama dal castello così come il Museo civico archeologico e tutto il centro storico fortificato della località, un susseguirsi di chiese, piazzette, antiche fonti e pievi.

Nel territorio di Rimini si staglia anche la Valle del Conca, una valle di colline che si avvicinano all’Appennino senza mai assumere un tono aspro, dove i campi di grano si alternano alle vigne, il mare è sempre presente e i monti, anche quelli più distanti, fanno parte dell’orizzonte. Fra le sue località spicca un tris d’assi: Montefiore Conca, Mondaino e Montegridolfo. Montefiore Conca, tutto fortificato, è uno dei paesi medievali meglio conservati della valle, a poco più di trenta minuti di macchina da Rimini. Il suo castello, con le sue severe forme geometriche, sorge su un alto colle ed è visibile da ogni punto della valle. La sua struttura attuale si deve ai Malatesta mentre il borgo che lo circonda ha origini medievali ed è composto da un centro murato di forma quasi circolare, le cui strade convergono tutte verso il castello che svetta in posizione dominante. Nelle giornate di sole, il panorama è spettacolare e lo sguardo raggiunge le Marche e anche San Marino, che sembra a due passi.    



Ancora un castello malatestiano per Mondaino, dal centro storico con forma allungata che si sviluppa lungo l’asse viario principale collegante la scenografica piazza Maggiore nella quale, con il castello che vi campeggia, si svolgono sontuose rievocazioni storiche. Da scoprire, infine, è sicuramente Montegridolfo, il cui nucleo principale in posizione panoramica e interamente cinto da mura è stato accuratamente restaurato. Il risultato? Una sorta di museo open air. La cinta muraria malatestiana è poderosa e rafforzata da torrioni mentre una porta cinquecentesca sormontata da una torre immette nel borgo murato con tanto di terrazza panoramica sulle valli.



Luciana Francesca Rebonato

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